Il piccolo borgo di Orta, incluso nell’elenco dei borghi più belli d’Italia e li soprannominato “L’acquerello di Dio” per il suo fascino estetico ed il suo mio misticismo spirituale, offre a dispetto delle sue dimensioni ridotte una moltitudine di soluzioni di interesse al visitatore.

La prima – doverosa – tappa è il Sacro Monte di Orta, patrimonio dell’UNESCO, uno dei nove sacri monti alpini dislocati tra Piemonte e Lombardia e dislocato in posizione leggermente defilata rispetto al centro del borgo; meno rinomato dei suoi omologhi di Varese, Varallo e soprattutto di quello di Oropa, risale alla fine del XVI secolo e si trova su quello che è chiamato “Devoto Cammino”, un percorso lungo circa 620 km che tange i principali luoghi sacri tra Piemonte e Lombardia attraverso un progetto di mobilità sostenibile.

Il piccolo borgo di Orta, ove è piacevole perdersi e  soffermarsi a godere dei piaceri offerti dalle tante piccole botteghe artigianali, è la seconda tappa obbligatoria del percorso.

Durante il vostro peregrinare tra i vicoli, un caffè, una galleria d’arte o un giardino, giungerete sulla Piazza Motta che è affacciata sulla riva del lago e dalla quale potrete agevolmente raggiungere l’isola di S. Giulio con il suo monastero, quest’ultimo tutt’oggi non accessibile ai visitatori, tramite un brevissimo viaggio in battello.

La minuscola isola, incastonata come una gemma nell’acqua, è interamente percorribile a piedi lungo il percorso del silenzio che la circonda come un anello. All’interno della Basilica di S. Giulio, edificata a partire dal V secolo, potrete ammirare affreschi di rara bellezza che fanno da cornice al pulpito in pietra e che sovrastano la cripta con le spoglie del Santo.

  • Piazza Motta Orta
  • Santa Maria Assunta Orta
  • Borgo San Giulio